Hai impiegato tempo ed energie nel prenderti cura del tuo oliveto, nel raccogliere le olive e portarle al frantoio per frangerle.
Adesso il tuo olio è pronto.
Ma come conservare l’olio d’oliva nel miglior modo possibile?
Col trascorrere del tempo anche l’olio più buono può deteriorarsi se non viene conservato in maniera corretta.
I processi di invecchiamento, infatti, portano a un deterioramento delle sue caratteristiche organolettiche e delle sue proprietà nutritive.
Ecco alcuni consigli per conservare al meglio il tuo olio di oliva.
Come conservare l’olio d’oliva: i locali
Il locale adibito alla conservazione deve essere ben pulito e igienizzato.
L’olio infatti ha la capacità di assorbire gli odori dall’ambiente circostante.
Queste sono le caratteristiche che deve avere un locale ideale per la conservazione:
Assenza di odori estranei
Combustioni, benzine, stalla, ecc.
Aerazione periodica del locale
Eventuale piastrellatura delle pareti
Serve a evitare la formazione di muffa che finirebbe per cedere odore all’olio.
Protezione da fonti indirette di luce
La luce favorisce il processo di ossidazione dell’olio e il conseguente irrancidimento.
Limitazione delle escursioni termiche
La temperatura massima non dovrebbe superare i 15°C e le minime non dovrebbero essere così basse da portare al congelamento dell’olio.
Mentre le temperature elevate favoriscono i processi ossidativi e idrolitici, il congelamento influisce negativamente sulle possibilità di conservazione dell’olio.
I contenitori per l’olio
I contenitori per olio devono avere caratteristiche ben precise.
Innanzitutto devono essere ben chiusi per evitare che il liquido entri in contatto con l’aria e con odori estranei.
Devono essere realizzati con materiali inerti per evitare la cessione di metalli e reazioni di ossidazione.
È importante che si possano pulire facilmente, utilizzando esclusivamente acqua e soda. Attenzione a non usare detersivi sintetici, aceto, limone, ecc. che possono conferire odori e sapori estranei all’olio.
I recipienti e i materiali più utilizzati per la conservazione dell’olio sono i seguenti:
Orcio
Si tratta di un contenitore che presenta una serie di inconvenienti in quanto la pulizia non risulta molto semplice e talvolta può creare problemi di odori e sapori estranei. Per limitare questo problema è bene mantenere il coperchio in buone condizioni igieniche.
È importante assicurarsi anche che la verniciatura interna sia omogenea.
Inoltre, il costo di questo recipiente è piuttosto elevato.
Bidone in acciaio inox
Valido contenitore, il bidone in acciaio inox ha un unico limite: lo scarso potere di isolante della parete metallica.
Si consiglia di riporre il bidone in un locale protetto dalle escursioni termiche.
Lattina in alluminio
Impedisce al suo contenuto di entrare in contatto con luce e agli odori, evitando la contaminazione.
Se posto in un locale idoneo si può usare per conservare l’olio anche un anno, senza controindicazioni.
Bottiglie in plastica o vetro
Questi materiali sono privi di potere isolante per la temperatura e per la luce e sono sconsigliati per la conservazione dell’olio d’oliva.
Possono essere utilizzati esclusivamente per brevi periodi di tempo.
Botti in vetroresina
Proprio come la plastica e il vetro, anche la vetroresina è un materiale che non protegge né dalla luce né dalla temperatura e può essere utilizzato solo per brevi periodi di tempo.
come conservare l'olio con i travasi
Il travaso è un’operazione molto importante che permette di separare l’olio d’oliva dal deposito che con il tempo si forma sul fondo del recipiente.
Se non viene separato dall’olio, il deposito, a causa dei processi fermentativi, da all’olio difetti di “morchia” e/o “putrido”.
Quali sono i periodi migliori per effettuare i travasi?
1° travaso
Dopo circa 20 giorni se si evidenzia già una fondata
2° travaso
Inizio primavera (importantissimo)
3° travaso
Fine estate (se necessario)
Seguendo i nostri consigli su come conservare l’olio di oliva, riuscirai a mantenere inalterate le proprietà organolettiche del tuo olio e anche i suoi preziosi principi nutrizionali.
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