Se ti piacciono i piatti piccanti allora il peperoncino non può mancare nella tua cucina.
In commercio se ne trovano pochissimi tipi, per questo motivo se sei un appassionato la cosa migliore da fare è coltivarlo nel tuo orto o in vaso, per averlo sempre a disposizione e nelle varietà che più preferisci.
Vediamo insieme come coltivare il peperoncino in modo semplice e alla portata di tutti.
dove piantare il peperoncino
Il peperoncino può essere coltivato in pieno campo o in vaso.
Il terreno dovrà essere drenante, abbastanza sabbioso e ricco di sostanza organica. Richiede quindi una concimazione a base di letame prima di piantare. Il pH ideale per questo tipo di coltivazione è compreso tra 5,5 e 7.
In caso di coltivazione in piena terra puoi usare il terriccio universale Gran Moro, mentre per una coltivazione in vaso puoi usare un terriccio morbido e di grana fine come Primus.
Le piante di peperoncino richiedono un clima mite e un’esposizione in pieno sole ma non disdegnano momenti di mezz’ombra nel corso della giornata.
L’importante è che la piantina non passi troppo tempo all’ombra poiché questo limiterebbe la produzione di fiori e frutti, oltre a rallentarne i tempi di maturazione.
In caso di coltivazione in vaso è importante adagiare sul fondo di questo uno strato di argilla espansa che permetta di drenare l’acqua per evitare ristagni.
quando coltivarlo
I peperoncini necessitano di temperature elevate per poter germinare.
Il periodo più adatto per il trapianto è indicativamente intorno a maggio, ma dipende molto dalla zona e dall’annata.
come coltivare il peperoncino
Il momento del trapianto è un’operazione cruciale.
Sarà necessario fare un buchetta nel terreno e concimare con del letame o dell’humus di lombrico in modo da rendere l’operazione il più agevole possibile per la piantina.
Se si pianta direttamente in pieno campo è importante mantenere una distanza di circa 50 cm tra una pianta e l’altra.
Si procede poi con l’irrigazione che non deve mai essere eccessiva. Il peperoncino infatti teme i ristagni d’acqua che possono compromettere la coltivazione.
L’ideale è irrigare ogni mattina in modo tale da tenere il terreno inumidito.
Un’irrigazione eccessiva, inoltre, in fase di ingrossamento delle bacche, potrebbe limitare la piccantezza, riducendo il contenuto di capsaicina.
Quando poi ci avviciniamo al momento della raccolta puoi ridurre l’apporto d’acqua per aumentare il livello di piccantezza.
Anche la potatura non è da trascurare. Durante l’inverno o all’inizio della primavera si consiglia di dare una spuntata ai rami, facendo pulizia di rami secchi o danneggiati, e assicurare un corretto circolo d’aria all’interno della pianta.
la raccolta del peperoncino
Come capire se è arrivato il momento di raccogliere i tuoi peperoncini?
Basta osservare il colore della buccia: se il colore è uniforme allora è pronto per essere raccolto.
Il tempo di maturazione cambia in base alla varietà, in generale possiamo dire che dall’allegagione del fiore alla maturazione passa almeno un mese, in alcuni casi anche 45 giorni.