La stagione estiva è la più gettonata per andare in vacanza.
Dopo un lungo anno di lavoro, che non sembra avere mai fine, non c’è niente di meglio di una settimana di pieno relax al mare, in montagna o in città.
C’è chi programma le ferie mesi e mesi prima per non perdere le migliori offerte e chi all’ultimo minuto perché non sa ancora dove andare.
Tutti, o quasi, si trovano però a dover prendere un’importante decisione da cui dipenderà il destino del loro spazio verde: a chi spetterà l’arduo compito di annaffiare le piante durante la loro assenza?
Si può sempre affidare la sopravvivenza dei nostri fiori al figlio adolescente, o alla vicina di casa, con tanto di dettagliate istruzioni su come, dove e quando annaffiarli.
Solitamente, il piano di irrigazione che hai studiato con tanto amore e dedizione va a farsi benedire dopo 5 minuti dalla presa in carica del prescelto (che non si rivela quasi mai la persona più adatta allo svolgimento del compito).
Affermiamo con assoluta certezza che il più delle volte le povere piantine in questione non
vedono l’alba del 3° giorno dalla tua assenza.
Se la fortuna ti assiste, al tuo ritorno troverai piante agonizzanti ma con ancora qualche speranza di sopravvivenza.
Di solito, muoiono dopo poco, non farti troppe illusioni.
Per evitare che ciò accada puoi ricorrere a un impianto di irrigazione a goccia.
Realizzarlo non è difficile, ma avrai bisogno di strumenti ben precisi per ottenere il massimo dal tuo impianto.
Centralina per irrigazione
È un programmatore elettronico da collegare al rubinetto. Grazie a questo dispositivo potrai stabilire in quali orari e per quanto tempo annaffiare le piante.
L’altra estremità rimasta libera dovrà essere collegata al tubo collettore per mezzo di un raccordo.
Tubo collettore
È il tubo principale da cui si dirameranno tutti i microtubi. Serve a creare un sistema di irrigazione più complesso, ideale per ricoprire spazi più ampi.
Sul nostro shop online puoi trovare comodi tubi già forati ma ne esistono anche da forare.
Nel secondo caso, avrai bisogno dell’apposito punteruolo per praticare i fori all’altezza che preferisci. In questo modo potrai personalizzare maggiormente il tuo circuito.
Microtubo
Ti permette di creare delle deviazioni dal percorso disegnato dal tubo collettore. Puoi tagliarlo in più parti a seconda di dove vuoi indirizzare il flusso d’acqua.
Raccordo a due vie
Serve a collegare il microtubo al tubo collettore.
Rubinetto per tubo capillare
Non è un accessorio essenziale, ma può sempre tornare utile. Il suo scopo è quello di darti la possibilità di interrompere il flusso d’acqua verso il microtubo a cui è collegato.
Gocciolatore
Da collegare al microtubo, consente un’irrigazione localizzata e precisa.
Ne esistono diverse tipologie, a secondo del tipo di irrigazione che desideri.
Microirrigatore
Può essere posizionato sulle astine per un irroramento a pioggia.
Il suo getto è più ampio e ricopre un’area più estesa rispetto al gocciolatore.
Picchetti
Tengono il tubo immobile, tracciando un percorso ben preciso.
Astine
Fanno in modo che l’acqua arrivi in un punto ben preciso. Devi solo posizionarle nel punto in cui c’è bisogno dell’apporto idrico e il gioco è fatto.
Tappo per tubo e foro
Il suo uso è piuttosto ovvio: serve a tappare il tubo per evitare un’inutile perdita d’acqua o un foro in particolare per bloccare il flusso in quel punto preciso.
Questi sono gli strumenti che ti servono per creare un sistema di irrigazione che ti permetta di annaffiare le piante anche durante la tua assenza da casa.
Se hai qualche dubbio o hai bisogno di un consiglio, puoi contattarci senza problemi!