In agricoltura si sente parlare sempre più spesso di borlanda fluida, o borlande, soprattutto quando l’argomento ruota intorno alla sostenibilità ambientale.
Questo prodotto ha diversi campi di impiego. In questo articolo ci concentreremo sul suo utilizzo in agricoltura.
Scopriamo insieme che cos’è la borlanda, per cosa si usa, quando e perché.
Cos’è la borlanda fluida
La borlanda è un concime organico di origine naturale, solubile in acqua.
Si ottiene dagli scarti di lavorazione principalmente di barbabietola da zucchero e canna da zucchero, ma anche di altre lavorazioni industriali.
Questo fertilizzante ha il grande vanto di essere ammesso in agricoltura biologica e può essere impiegato da tutti, dal professionista all’amatore con un piccolo orticello sotto casa.
È un prodotto molto efficace che non impatta negativamente l’ambiente.
La borlanda liquida è ricca di elementi quali azoto, potassio, amminoacidi che stimolano la crescita delle piante.
Non solo, possiede un alto contenuto di acidi umici e fulvici, zolfo e microelementi.
Insomma, un concime ricco di elementi utilissimi a uno sviluppo sano ed equilibrato delle piante.
A cosa serve la borlanda liquida
Le borlande si rivelano molto interessanti come concime.
Sono quasi prive di Fosforo ma in compenso apportano una grande quantità di Azoto e Potassio al terreno, fonti di nutrimento per tutte le piante.
Si dimostrano anche molto utili per esercitare un effetto acidificante su terreni dal pH alcalino. Se però il terreno è già acido di per sé, meglio evitare di somministrare questo concime.
La borlanda fluida è di grande aiuto per le piantine appena trapiantate in quanto ne facilita l’attecchimento.
In generale, possiamo dire che stimola la crescita delle piante, migliorando la capacità delle radici di assorbire gli elementi nutritivi disciolti nell’acqua.
La borlanda risulta quindi un ottimo concime che rende disponibili gli elementi nutritivi sia a pronto rilascio sia a lenta cessione, influenzando positivamente la fertilità biologica del terreno.
Su quali colture usare la borlanda fluida
La borlanda può essere somministrata a tutti gli ortaggi e alle piante da frutto.
A trarne più vantaggio sono quelle colture che necessitano di buone dosi di potassio come le fragole.
I vantaggi della borlanda liquida come concime
- Ha un effetto acidificante sul suolo.
- Favorisce lo sviluppo dell’apparato radicale e di conseguenza l’attecchimento delle piantine appena trapiantate.
- Fornisce una dose elevata di Azoto e Potassio che sono fonte di nutrimento per tutte le piante. Inoltre, il Potassio contenuto non è facilmente dilavabile nel suolo, rimanendo quindi a disposizione della pianta.
- Migliora l’equilibrio biologico del terreno e incrementa l’attività vegetativa delle piante. Ciò comporta un miglioramento delle produzioni in termini sia qualitativi che quantitativi.
- Apporta amminoacidi di origine vegetale, velocemente riconoscibili e utilizzabili dalle piante.
- Può essere utilizzata in miscela con altri nutrienti.
- È consentita in agricoltura biologica.
DOSI D'UTILIZZO DELLA BORLANDA
Per quanto riguarda l’utilizzo del prodotto si consiglia una dose di 20-45 kg/ha (in pratica 0,4-0,7 kg ogni 100 mq di orto) da distribuire, mediamente, ogni 15 giorni.
Per le specie da frutto si consiglia una dose di 80-120 kg/ha da distribuire in 2 momenti, uno alla ripresa vegetativa primaverile e uno subito dopo l’allegagione, cioè appena i frutticini sono formati.
L’applicazione può essere fatta per via fogliare (ovviamente diluita nell’acqua) o in fertirrigazione.
Per applicazioni via fogliare si consiglia una dose di 25-45 kg per ettaro (quindi 0,25-0,45 Kg per 100 metri quadrati).