Coltivare le orchidee non è così complicato come molti pensano.
Basterà seguire alcuni accorgimenti per ottenere delle bellissime piante fiorite.
Scopriamo insieme come coltivare le orchidee e tutto quello che c’è da sapere sulla cura di queste bellissime piante.
caratteristiche delle orchidee
Esistono molte varietà di questa pianta tropicale, la più conosciuta è senza dubbio la Phalaenopsis, che si contraddistingue per la forma del suo fiore che ricorda una farfalla.
Questa varietà, oltre ad essere la più facile da coltivare, è molto robusta e adattabile, con una lunghissima fioritura.
Possiede dalle 2 alle 6 foglie dalla consistenza carnosa e fibrosa e di un colore verde brillante.
Il periodo di fioritura delle orchidee dipende molto dalla loro specie.
Solitamente le Phalaenopsis in autunno cominciano a creare i primi steli e verso dicembre/gennaio inizia la fioritura vera e propria che si protrarrà fino a marzo/aprile.
Se la pianta è in buone condizioni di salute non ci sarà bisogno di fare niente per farla fiorire. Irrigazioni e concimazioni basteranno per ottenere dei bellissimi fiori.
In questa breve guida ci concentreremo proprio sulla coltivazione di questa varietà.
la coltivazione
le condizioni ideali per la coltivazione delle orchidee
Questa pianta viene coltivata soprattutto in vaso, meglio se trasparente.
Essendo una pianta tropicale, l’orchidea necessita di una temperatura calda o tiepida e di un discreto livello di umidità.
Questi fiori hanno bisogno anche di tanta luce, ma questo non significa che debbano essere esposte direttamente ai raggi solari.
Puoi posizionarla in un angolo della casa esposto a sud oppure a est. In alternativa puoi fare in modo che la luce sia schermata da delle tende.
Ricorda che la luce è essenziale per la crescita e la fioritura della pianta.
la scelta del terriccio
Il terreno deve fornire una buona circolazione d’aria e deve essere molto drenante.
È necessario che sia acido e che contenga al suo interno della corteccia. In questo modo passa più aria, che permette alla pianta di sviluppare un apparato radicale forte.
È spesso costituito da una combinazione di elementi come corteccia di pino, fibra di cocco e perlite.
la concimazione
Le orchidee necessitano di Fosforo e Potassio per potersi sviluppare al meglio. Presta dunque attenzione al titolo del concime che andrai a somministrare.
come e quando annaffiare le orchidee
Come ogni pianta anche l’orchidea ha bisogno di essere annaffiata, l’importante è non esagerare!
Il terreno deve essere sempre umido ma non zuppo d’acqua, motivo per cui è bene irrigare solo al bisogno.
Una quantità eccessiva di acqua, infatti, farebbe marcire le radici della pianta portandola a morte certa.
Se sei indeciso, ricorda: meglio una volta in meno che una volta in più!
il rinvaso delle orchidee
Il rinvaso si effettua dopo alcuni mesi dall’acquisto, quando la pianta ha terminato la fioritura, e a seguire una volta ogni 2-3 anni, collocando la pianta in un vaso leggermente più grande del precedente.
Il periodo ideale per mettere in atto questa operazione è la primavera.
parassiti e malattie
È molto importante garantire alla pianta un ambiente idoneo al suo sviluppo attraverso: luce, temperatura, umidità sono tutti elementi che, se non gestiti adeguatamente, possono portare alla morte dell’orchidea.
Questi fiori possono essere attaccati da diversi parassiti quali cocciniglie, acari e ragno rosso che possono portare danni ingenti.
Puoi somministrare dell’olio di lino per ovviare il problema.
consigli per la coltivazione delle orchidee
- Quando acquisti un’orchidea, scegline una che non abbia già tutti i fiori sbocciati e che sia invece ricca di boccioli ancora da schiudersi.
- Utilizza un terriccio acido che contenga della corteccia.
- Mantieni i giusti livelli di luce, temperatura e umidità.
- Ricorda di non irrigare troppo la pianta. Per non sbagliare, tasta il terreno: se è umido non c’è bisogno di annaffiare.
Le orchidee sono dei fiori bellissimi che, ovunque tu li metta, fanno sempre la loro figura.
Perché non provare a coltivarle?