LA PREPARAZIONE DEL TERRENO PER IL PRATO
Per ottenere un bel tappeto erboso è necessario innanzitutto occuparsi della preparazione del terreno in modo meticoloso. Questa prima fase è fondamentale per il raggiungimento di un buon risultato in quanto ti permetterà di rendere il terreno adatto alla semina e, di conseguenza, far germogliare correttamente il seme.
LA LAVORAZIONE DEL TERRENO
È importante procedere con ordine.
Fai analizzare il terreno.
Così facendo potrai conoscerne la composizione e gli elementi nutritivi di cui è carente. Queste informazioni ti saranno utili per capire come correggere il suolo in base alle esigenze future del seme che sceglierai per il tuo tappeto erboso.Asporta le malerbe.
Estirpa le erbacce. Sarai in grado di lavorare al meglio la terra ed eviterai che si ripresentino in futuro.Lavora il terreno.
Con l’aiuto di una vanga o di una motozappa potrai rivoltare le zolle rendendole più so ci.
Posa un impianto di irrigazione (facoltativo). Questo non è un passaggio obbligatorio, ma se hai intenzione di metterlo in atto, questo è il momento opportuno. Fai in modo che l’impianto segua uno schema che ricopra l’intera superficie.Livella il suolo e crea delle pendenze
. In genere questa operazione si realizza per far confluire l’acqua in eccesso verso l’esterno o verso zone di raccolta, come griglie e pozzetti. In questo modo eviterai di creare ristagni sulla superficie di semina.Prepara il letto di semina.
Stendi in modo uniforme uno strato dell’apposito terriccio, mantenendo uno spessore pari a circa 5 cm.
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CONCIMAZIONE PRIMA DELLA SEMINA
Dopo aver lavorato il terreno, si passa alla fase della concimazione. È bene utilizzare un concime minerale a base di Fosforo per arricchire il suolo con questo elemento, indispensabile nelle prime fasi di germinazione e crescita del seme. Ricorda sempre di concimare a ridosso della semina.
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PERIODO
La preparazione del terreno può essere fatta in qualsiasi momento, anche nel periodo immediatamente precedente alla semina, ma, se possibile, sarebbe meglio e ettuarla qualche mese prima, poiché la terra ha bisogno di tempo per assestarsi.
SEMINARE IL PRATO
LA SCELTA DEL SEME
Un aspetto cruciale nella realizzazione di un tappeto erboso è la scelta del seme, che deve essere ponderata accuratamente. Per decidere quale semente utilizzare dovrai prendere in considerazione due fattori:
Le condizioni del luogo di semina: la presenza di zone d’ombra, di un’impianto di irrigazione e l’esposizione del terreno;
L’utilizzo che farai del tuo prato: sarà ad uso ricreativo e quindi fortemente utilizzato, e calpestato, o avrà uno scopo puramente ornamentale?
Una volta chiariti questi aspetti, avrai tutte le informazioni necessarie a prendere una decisione consapevole sulla tipologia di seme da usare.
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QUANDO SEMINARE IL PRATO
La primavera e l’autunno sono le stagioni ideali per la semina. Questo perché il terreno presenta una temperatura e un’umidità ottimali per la germinazione del seme.
Ricorda sempre di non far trascorrere troppo tempo tra la preparazione del letto di semina e la semina stessa.
COME FARE UNA BUONA SEMINA
Una buona semina si distingue per una distribuzione omogenea del seme. In questo modo si evita l’alternarsi di accumuli in determinati punti a zone completamente prive di semi.
A nché ciò avvenga, dovrai munirti di uno spandisemi che ti faciliterà il lavoro. Puoi farlo anche manualmente, ma il risultato di cilmente sarà altrettanto uniforme.
Ti consigliamo di non mettere in atto questo passaggio quando piove o quando tira vento per evitare che il seme non venga trasportato altrove.
A questo punto, si procede con la copertura, distribuendo un sottile strato di terriccio sopra al seme, in quanto questo ha bisogno del buio e di un buon livello di umidità per germinare.
L’ultima fase consiste nel passare il rullo, per compattare bene il terreno, creando così la condizione ideale per lo sviluppo dell’erba.
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L'IRRIGAZIONE DOPO LA SEMINA
Dopo la semina si procede con l’irrigazione. L’umidità del terreno da sola non basta per la corretta germinazione del seme, motivo per cui dovrai irrigare il terreno più volte al giorno per tempi brevi, in modo da bagnarlo solo superficialmente. Questo tipo di irrigazione deve essere e ettuata fino a quando non inizia a spuntare il filo d’erba.
A questo punto, non devi far altro che aspettare che il terreno si ricopra di una fitta vegetazione.
LA MANUTENZIONE DEL PRATO
Adesso il prato è pronto ma il tuo lavoro non è ancora finito. Senza un’adeguata manutenzione tutti gli sforzi fatti finora risulterebbero vani. Ecco le successive operazioni da mettere in atto.
TAGLIO DEL TAPPETO ERBOSO
Il taglio è un’operazione essenziale per garantire una crescita adeguata del tappeto erboso, motivo per cui dovrai seguire delle accortezze. Per prima cosa, le lame del tosaerba dovranno essere perfettamente affilate così da ottenere un taglio netto e pulito, altrimenti il filo d’erba finirebbe per sfibrarsi e rovinarsi.
Anche l’altezza del taglio ha una certa rilevanza e dipende dal tipo di seme e dalla stagione in cui si e ettua l’intervento. Infatti, i tagli più bassi sono più adatti ai miscugli a base di Loietto e Poa e per le operazioni in primavera e autunno, mentre quelli più alti si addicono meglio ai miscugli a base di Festuca e devono essere attuati in estate e inverno.
Quando però il prato si trova in una zona d’ombra è bene effettuare un taglio alto (N.B. Anche il primo taglio dell’erba nuova deve sempre essere alto, indipendentemente dalla tipologia di seme e dalla stagione). L’erba tagliata non deve rimanere mai sul terreno, infatti gli sfalci devono essere asportati dal tosaerba per mezzo del raccoglitore, a meno che si disponga di un modello in grado di sminuzzare l’erba stessa (mulching).
Alcuni consigli: taglia sempre quando il prato è asciutto. Sospendi l’irrigazione e aspetta le ore più calde della giornata per iniziare il lavoro.
IRRIGAZIONE DEL PRATO ALMENO UNA VOLTA AL GIORNO
Il tappeto erboso deve essere irrigato una volta al giorno o una volta ogni due per tempi abbastanza lunghi. Tutto dipende dalle necessità idriche del seme e dalla temperatura esterna. Più i gradi salgono, maggiore è l’apporto d’acqua necessario.
CONCIMAZIONE DEL PRATO
Per nutrire il prato avrai bisogno di specifici fertilizzanti a seconda del periodo di somministrazione e della fase fenologica, ovvero di sviluppo, della pianta.
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RIGENERAZIONE DEL PRATO
Il tappeto erboso attraversa una fase di crescita nel tempo che a un certo punto si arresta perché subisce le conseguenze della coltivazione stessa. Spesso si verifica che gli sfalci vadano a creare uno strato deleterio chiamato feltro, ovvero una patina che ottura i pori del terreno sottostante. L’erba ingiallisce andando a intaccare il lato estetico del prato.
Un altro problema che può verificarsi è il diradamento di alcune zone, imputabile alla presenza di ristagni d’acqua, alla diversa esposizione del terreno o alla presenza di animali.
La rigenerazione serve a ripristinare lo stato di salute ideale del prato e deve essere attuata all’inizio della primavera o a fine estate.
Si tratta di una semina localizzata nei punti dove è necessario intensificare la presenza di fili d’erba.
Le operazioni da compiere sono simili a quelle che abbiamo già svolto:
- Taglio basso del prato.
- Arieggiatura per mezzo di un rastrello arieggiatore che permette di rimuovere il feltro e ripristinare la porosità del terreno.
- Semina.
- Copertura con il terriccio.
- Utilizzo del rullo.
- Irrigazione leggera.
INTERVENTI SPECIFICI
Per quanto ci si impegni a trattare con cura il nostro tappeto erboso, c’è sempre qualche problema che può verificarsi. Questi sono i più comuni.
INGIALLIMENTO DEL PRATO
Il prato può perdere la sua colorazione verde intenso virando verso una tonalità tendente al giallo. Le motivazioni e le relative cure sono molteplici.
Mancanza d’acqua.
In questo caso il rimedio è piuttosto intuitivo: basterà provvedere a un’irrigazione più abbondante.
Mancanza di elementi nutritivi.
Sarà necessario somministrare un concime specifico per apportare la giusta dose di tali principi.
Presenza di patologie fungine.
Causate spesso da un’irrigazione eccessiva, si eliminano diminuendo la quantità d’acqua e impiegando prodotti specifici.
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STRESS DA CALPESTIO
Quando l’erba viene calpestata in modo eccessivo tende ad appiattirsi e a crescere meno di quanto dovrebbe. Anche in questo caso, si utilizzano prodotti specifici volti a fornire forza e nutrimento alla pianta.
ERBE INFESTANTI
Durante i periodi primaverile e autunnale, i semi vengono trasportati dal vento e può succedere che atterrino proprio nel tuo giardino. Quando ciò avviene, abbiamo un’infestazione di malerbe che possono essere eliminate in due modi: si asportano manualmente, con l’aiuto di un coltello, le varie erbe infestanti, oppure si ricorre all’utilizzo di diserbanti selettivi. Più è fitto il tappeto erboso, minori sono le possibilità che le malerbe attecchiscano su di esso.
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ATTENZIONE ALLA PRESENZA DEL MUSCHIO
Il muschio compare in condizioni di eccesso di umidità e ombreggiamento. Si elimina per mezzo del Solfato di Ferro ma bisogna prestare particolare attenzione poiché tende a macchiare la pietra e il cotto.
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PREVENZIONE DELLE MALATTIE FUNGINE
Le malattie fungine possono fare la loro apparizione in qualsiasi momento ma, grazie a piccoli accorgimenti, potrai evitare l’insorgenza di tali patologie.
Impedisci la formazione di ristagni d’acqua.
Solitamente sono dovuti a un’irrigazione eccessiva e alla mancanza di pendenza nel terreno. Non aspettare troppo a tagliare l’erba. Il taglio deve essere fatto asportando poco, ma spesso. In media da 1 a 2 volte a settimana in primavera e autunno e ogni 10-20 gg in estate e inverno.
Taglia l’erba quando è asciutta.
Se questa è umida, il filo tenderà a rovinarsi.
Un ultimo consiglio.
Armati di tanta pazienza. Il lavoro da fare è tanto, ma il risultato finale che otterrai seguendo questa guida, ripagherà la fatica impiegata.