Che piaccia o no l’insalata coltivata nel proprio orto, ma anche nel piccolo appezzamento sul balcone di casa, ha un sapore completamente diverso da quella che si può comprare in una bottega di alimentari o al supermercato. Solo in questo modo abbiamo la certezza di non mangiare pesticidi o concimi chimici, che oltre ad alterare il sapore sono sicuramente poco salutari. La semina dell’insalata si può eseguire in tutti momenti dell’anno, anche inverno, anche se le condizioni più critiche legate al freddo e al gelo impongono maggiori accortezze. E il rischio è proprio quello di non riuscire nell’intento. In estate inoltrata (soprattutto tra luglio ed agosto), per certi versi ma con condizioni opposte, abbiamo lo stesso problema : in questo caso bisogna gestire bene il caldo, con un’innaffiatura costante e se possibile evitare di piantare l’insalata in zone troppo esposte al sole nelle ore più calde. Ecco perché è necessario seguire alcuni accorgimenti per coltivare gli ortaggi, a partire proprio dall’insalata, soprattutto nei mesi invernali.
La pacciamatura PROTEGGE dal gelo
Il processo di pacciamatura può essere decisivo quando si decide di piantare l’insalata in inverno. In pratica funziona da strato protettivo e permette alle radici di rimanere al riparto dalle gelate. Ovviamente non risolve completamente il problema, ma è comunque di grande aiuto e ripara dal freddo. In commercio si trovano veramente tanti prodotti. Tra i migliori si segnala sicuramente il Mulch Miscanthus, ideale anche per prevenire da primavera ad estate la crescita delle erbacce. Questo pacciame fornisce alle piante un’eccellente protezione. Si tratta di un materiale stabile contro il vento e che contiene l’erosione dell’acqua, visto che ha un alto contenuto di ritenzione idrica. Ovviamente stiamo parlando di un prodotto completamente naturale e biodegradabile, una fonte costante di nutrimento per il terreno. Tra le caratteristiche migliori si segnala anche un PH neutro, che non rende acido il suolo, a differenza di molti altri tipi di pacciame che si possono trovare in commercio.
Cappuccio protettivo in tessuto non tessuto
Un’altra valida soluzione per preservare l’insalata dal freddo è quella di coprire le piantine o l’aria di semina di notte (e lasciarle scoperte di giorno) con un telo o cappuccio protettivo in tessuto non tessuto. Questo materiale è veramente particolare e unico nel suo genere. Oltre ad essere leggero e facilmente rimuovibile è anche resistente e impermeabile. Il tessuto non tessuto può essere utilizzato su tutte le colture per proteggerle dagli sbalzi termici, ma anche dalle forti piogge e dalla grandine. Inoltre non ostala né il passaggio dell’aria, né della luce e consente anche di mantenere una temperatura costante. Queste caratteristiche permettono di accelerare il processo di germinazione e la possibilità di avere quindi l’insalata a disposizione.
SEMINARE L'INSALATA IN UNA PICCOLA SERRA
Una piccola serra a tunnel può essere una soluzione praticabile per seminare l’insalata anche quando si dispone di piccoli spazi. Una piccola serra, infatti, è facilmente costruibile con dei semplici tubi in plastica e telo in polietilene. Senza dubbio permette di mantenere una temperatura costante all’interno e di sfruttare sia il calore generato del sole, sia il calore prodotto dal concime naturale (o letame) che fermenta. La copertura può essere realizzata anche con materiali alternativi alla plastica, come per esempio il plexiglass.
UTILIZZARE SEMPRE UN BUON TERRICCIO
Che sia inverno, primavera o estate, un fattore che incide molto sulla futura raccolta dell’insalata è disporre di un buon terriccio. Se l’insalata verrà coltivata in una piccola serra è necessario realizzare una buca di circa 50 centimetri, riempita inizialmente con foglie e materiale di potatura (il processo di pacciamatura di cui abbiamo parlato sopra). Va aggiungo poi un concime naturale (meglio se biologico). Si prosegue poi nello strato superiore, per altri 10 centimetri, con il terriccio. Un prodotto valido per la preparazione di orti è un terriccio ottenuto da miscela di torba bionda e sostanza organica umificata, in grado di migliorare le caratteristiche chimico-fisiche dei suoli. Tale presenza migliora notevolmente la fertilità e la struttura riduce anche la quantità di concime e gli apporti idrici.
L'INSALATA CHE SI PUÒ PIANTARE IN INVERNO
La lattuga è una delle insalte più resistenti alle temperature più fredde. La lattuga da taglio, tuttavia, è più resistente alle lattughe da cespo. Il motivo è abbastanza banale, visto che l’afflusso di acqua potrebbe fermarsi all’altezza del cespo, formare quindi un ristagno e andare incontro a possibili gelate. In questo caso la crescita della pianta sarà rallentata e lo sviluppo potrà proseguire solo a primavera.
Le piante di radicchio, cicoria e rucola resistono meglio al freddo e sono adatte alla semina anche in inverno. Si tratta di insalta rustiche, più facili da coltivare.
Meno resistente al freddo, ma comunque in grado di sopportare temperature miti è anche il crescione inglese. Conosciuto anche come crescione comune (lepidium sativus), appartiene alla famiglia delle crucifere o brassicaceae come cavoli e ravanelli. Il crescione inglese ha foglie piccole e molto tenere, per questo viene spesso utilizzato come decorazione, ma essendo molto aromatico e piccante può essere un valido aiuto in cucina.